In questo cimitero militare sono sepolti 1658 Soldati italiani caduti durante il primo conflitto mondiale. Nella maggior parte si tratta di prigionieri di guerra che furono deportati nelle regioni di Berlino e del Brandeburgo e che perirono a causa degli stenti causati dalla prigionia. L’accordo che permise la realizzazione di questo luogo di sepoltura, stipulato tra l’allora Regno d’Italia ed il Sinodo della città di Berlino, è del 4 Settembre 1926. Si presume che il cimitero sia stato costruito negli anni immediatamente successivi a tale data come testimoniano la planimetria del progetto elaborata dal paesaggista Meyer dell’8 Novembre 1926 ed i disegni esecutivi per la realizzazione dell’obelisco, elaborati dallo scultore Angelo Negretti riportanti la data del 1928.
Nella sua struttura originaria, il Cimitero Militare Italiano era costituito da tre elementi principali:
-un obelisco di pietra calcarea, simbolo della Patria, situato al centro dell’impianto e riportante l’iscrizione “Pax. L’Italia ai suoi figli caduti nella guerra mondiale 1915-1918”;
– una zona centrale, in pianta di forma quadrata, sopraelevata di circa un metro rispetto al resto del terreno, al centro della quale si trova l’obelisco e sulla quale erano sepolti trentadue fra ufficiali ed allievi ufficiali;
– una distesa di 1626 cippi di pietra calcarea, posati direttamente sul suolo, esattamente sopra le tombe dei caduti ed occupanti la quasi totalità della superficie del terreno di forma trapezoidale.
Nel 1978, i cippi furono trasportati nel Cimitero Militare Italiano di Zehlendorf, subendo dei danni: 415 furono recuperati, gli altri sono stati sostituiti simbolicamente dalle croci collocate intorno all’obelisco (vedi foto d\’apertura, in alto).
La composizione dell’impianto cimiteriale era strutturata intorno ad un asse di simmetria coincidente con il percorso che portava dall’entrata fino alla zona centrale sopraelevata ed all’obelisco.
I lavori di restauro e completamento
Nell’estate 2006, esattamente 80 anni dopo la stipulazione del contratto che rese possibile la realizzazione di questa struttura cimiteriale, il Ministero della Difesa Italiano (Commissariato Generale Onoranze ai Caduti di Guerra), tramite l’Ambasciata d’Italia a Berlino, ha predisposto l’esecuzione dei lavori di restauro e completamento che hanno conferito al cimitero il suo aspetto attuale.
Uno degli obiettivi principali di questo intervento è stato quello di restaurare l’aspetto originale degli elementi storici ancora esistenti. A tal fine si è proceduto all’eliminazione di tutte le “contaminazioni” generate dalle modifiche apportate nel corso del tempo.
I 415 cippi attualmente posti sulle tombe dei Soldati sono le pietre tombali originarie residue. La nuova disposizione dei cippi segue uno schema geometrico circolare-radiale, che ha il proprio centro nell’obelisco e che si sviluppa in 32 file concentriche.
L’utilizzo del sistema radiale – concentrico per la nuova composizione del cimitero, ripropone la rappresentazione geometrica della città ideale o celeste, utilizzata anche da Leonardo da Vinci nel Rinascimento. Il cerchio è da sempre simbolo di completezza, spesso usato per indicare la perfezione della sfera celeste come illustrato nelle immagini. La struttura circolare generata dalla disposizione dei cippi si integra, unendosi ad essi, con i perimetri dell’obelisco e della zona centrale sopraelevata, ambedue di forma quadrata. Ma se il cerchio (la disposizione dei cippi) rimanda alla sfera celeste, il quadrato (l’obelisco e la zona centrale) è una metafora del mondo terreno. L’unione di queste due forme (il cerchio ed il quadrato) e degli elementi che le costituiscono (i cippi e l’obelisco), rappresenta un simbolo di armonia tra i mondi opposti celeste e terreno, tra la sfera degli ideali per cui questi Soldati si sono sacrificati e la sfera del mondo reale.